Le piante di cannabis sono estremamente adattabili e possono crescere in molte condizioni e ambienti diversi. Ma una coltivazione indoor o outdoor in un clima caldo che presenta frequenti difficoltà può essere difficile e spesso influisce sulla resa finale e sulla qualità del raccolto. In questo articolo vi spieghiamo come proteggere le vostre piante dalle temperature elevate, dai sintomi dello stress da calore, come affrontare lo stress da calore indoor e outdoor e le 3 migliori varietà di Seedstockers che vi aiuteranno a superare qualsiasi clima tropicale!
Se siete alle prime armi con la coltivazione della cannabis, magari non avete familiarità con lo stress da calore e con la sua influenza sulle vostre preziose piante. Così come le piante di cannabis reagiscono negativamente al freddo (potresti essere interessato a conoscere le varietà autofiorenti resistenti al freddo) e all’umidità, lo stesso succede con le temperature elevate, le ondate di calore e le condizioni di siccità. Potrebbe risultare molto più difficile raffreddare una grow piuttosto che riscaldarla, e lo stress da calore potrebbe essere devastante se non viene trattato tempestivamente e se non si adotta una soluzione a lungo termine.
È fondamentale capire che le piante di cannabis danno il meglio di sé in indoor quando vengono coltivate alla temperatura ottimale di 24ºC. A seconda che siano in fase vegetativa o di fioritura, l’umidità relativa corrispondente a tale temperatura solitamente è impostata al 75% durante il periodo di illuminazione impostato a 18/6 (fase vegetativa) e al 35% circa durante il periodo impostato a 12/12 (fase di fioritura).
Il modo in cui un coltivatore può controllare la temperatura per garantire che le piante non escano da questa zona ottimale dipende da molte variabili: quante luci ci sono, l’efficienza dell’estrazione, se state usando la CO2 e, soprattutto, a che temperatura arriva l’aria esterna.
La traspirazione attraverso le foglie, è Il modo in cui le piante di cannabis utilizzano l’acqua disponibile nel terreno di coltura per regolarsi termicamente. L’acqua viene prelevata dalla zona radicale e passa attraverso le foglie. La traspirazione avviene nello stesso modo in cui l’uomo produce sudore per rinfrescarsi.
Quando si verifica la traspirazione nelle piante di cannabis, a seconda della temperatura, dei livelli di umidità e del flusso d’aria, l’umidità può andarsene rapidamente causando stress alla pianta. Il risultato può essere piante le cui foglie diventano secche, croccanti e mostrano i primi sintomi di carenza di nutrienti a livello primario o di oligoelementi.
Ecco 8 segnali da tenere d’occhio per diagnosticare lo stress da calore nelle piante di cannabis.
Proteggere le piante di cannabis dallo stress da calore è semplice una volta che si è consapevoli di ciò che può causarlo. Coltivare cannabis indoor spesso può essere più facile rispetto all’outdoor, grazie al fatto che i coltivatori possono manipolare la temperatura e l’umidità, operazione che si può fare grazie al controllo della ventilazione tramite i sensori digitali che mantengono la temperatura e l’umidità impostate. Ricordate che:
Ci sono diversi modi per combattere le ondate di calore e le temperature elevate outdoor. Alcuni di questi consigli potrebbero sembrare controproducenti, ma alla lunga si riveleranno utili.
Devo innaffiare le piante di cannabis che soffrono lo stress da calore?
Una volta che la salute e il vigore di una pianta di cannabis sono stati direttamente colpiti dallo stress da calore, con dei segni visibili e chiari, ripristinare la sua salute potrebbe richiedere del tempo. Il modo migliore per risolvere i problemi causati dalle piante stressate dal calore è tenerle lontane dalla luce diretta del sole, da un eccessivo livello dei raggi ultravioletti e non lasciare che la zona radicale si riscaldi e si secchi. Irrorare le foglie con una soluzione di alghe è un modo eccellente per ripristinare la salute e migliorare lo spessore e l’aspetto ceroso delle foglie.
Santa Marta Haze: un incrocio tra Amnesia Haze e Santa Marta (una Haze proveniente dalla giungla colombiana) che può sopportare i climi più caldi ed è eccezionalmente resistente allo stress da calore.
Thunder Banana: una varietà tuttofare ottenuta dall’incrocio tra Alaskan Thunder Fuck e Amherst Banana che prospera molto bene nei climi tropicali.
Sour Diesel: una pianta classica ed estremamente resistente se coltivata outdoor. Resiste senza problemi alle temperature elevate e alla siccità.