Riconoscere i primi segnali di ermafroditismo nelle piante di marijuana, riconoscere il cannabis ermafrodita è una capacità importante che tutti i growers dovrebbero apprendere. Nonostante si utilizzino semi femminizzati che dovrebbero assicurarci la crescita di piante femmina, alcune volte le cose possono andare storte e potremmo scoprire durante la crescita la presenza di esemplari di cannabis ermafroditi.
Un segno chiaro, che ci indica l’ermafroditismo, è lo svilupparsvi di fiori maschio. Questi fiori sono dotati al loro interno di polline che quando sarà pronto verrà disperso per impollinare i fiori delle piante femminizzate adiacenti, all’interno dei quali di svilupperanno i semini.
Se sarai in grado di riconoscere una pianta ermafrodita e rimuoverla, prima che il suo polline sia pronto per essere disperso, potrai salvare le restanti dall’imminente impollinazione. Con questa guida vogliamo spiegarti come farlo al meglio!
Una pianta di cannabis ermafrodita, a differenza delle femminizzate, è un esemplare che presenta organi sessuali sia maschili che femminili, ciò significa che svilupperà fiori di ambo i sessi.
Il rischio che si corre, come abbiamo visto, è che avvenga l’impollinazione dei fiori femmina, all’interno dei quali, si svilupperanno i semi d cannabis.
Questo è il naturale ciclo della vita, per un consumatore di cannabis però, la presenza di semi all’interno delle inflorescenze è una cosa spiacevole, per questo, se vogliamo ottenere un ottimo prodotto dalla nostre piante è importantissimo fare attenzione alla presenza di marijuana ermafroditi!
Talvolta le piante ermafrodite crescono e sviluppano il polline e ce ne rendiamo conto quando oramai è troppo tardi per fare qualcosa: le inflorescenze sono già piene di semi.
Questo sicuramente può essere spiacevole, ma non la fine del mondo! I semi possono essere rimossi dai fiori e la cannabis può essere comunque consumata anche se sicuramente presenterà alcune alterazioni.
Gli effetti dell’impollinazione su una pianta di cannabis femmina saranno differenti a seconda di quando è avvenuta. Se ad esempio i fiori vengono impollinati molto presto la pianta non produrrà più molta resina, cannabinoidi e terpeni allo stesso modo di come avrebbe fatto se non fosse avvenuta l’impollinazione.
Questo è spiegabile perché, una volta che la pianta è stata impollinata, indirizzerà tutte le sue energie nella produzione dei semi.
Dall’altro lato, se l’impollinazione avvenisse quando la fioritura è già iniziata da tempo, la pianta avrà avuto modo di impiegare le sue energie per sviluppare cannabinoidi e terpeni e di conseguenza i livelli di THC e le qualità organolettiche non saranno troppo intaccati.
Sicuramente, se una delle vostre piante femmina verranno impollinate, dopo il raccolto avrete a disposizione molti semi. Questo non è niente male nel caso i fiori delle piante femmine avessero ricevuto l’impollinazione da un pianta maschio.
Perché se così fosse, si tratterebbe di avere “fiori di cannabis regolare” che hanno il 50% di probabilità di diventare esemplari maschio o femmine.
Nel caso contrario, nel quale la pianta femmina venisse impollinata da una pianta ermafrodite o addirittura da se stessa non sarà un buona idea utilizzare i semi che avrà prodotto.
Per avere una coltivazione di qualità, è importante iniziare con un prodotto di cui siamo sicuri. In commercio troverai ottime genetiche di cannabis economiche e controllate da banche di semi di cui puoi fidarti.
i semi di cannabis ereditano la genetica dai loro genitori. Una pianta femmina ed una maschio, combinando le loro genetiche daranno vita a semi che avranno un 50% di possibilità di essere femmina ed un 50 % maschio, si tratta dei meglio conosciuti “semi regolari”.
Lo stesso discorso vale per i semi di cannabis ermafrodita. Se i genitori dei semi erano piante di marijuana ermafroditi, erediteranno il gene dell’ermafroditismo. Questo incrementerà le probabilità che da quei semi crescano esemplari ermafroditi.
Per questo ci teniamo a ribadire l’importanza di coltivare cannabis scegliendo buone qualità di semi, acquistandole da banchi dei quali siamo sicuri ci vendano un prodotto stabile che molto raramente crescerà ermafrodita.
Coltivare cannabis per ottenere un buon raccolto significa un dispiego di tempo, energie e pazienza. Siamo sicuri che la tua intenzione sia fare le cose al meglio e non rischiare di buttare via tempo e denaro.
Per questo ti consigliamo di iniziare a coltivare nel luogo giusto e con le migliori genetiche possibili! Più stabili e forti saranno le genetiche che sceglierai più basso sarà il rischio che le tue piante crescano ermafroditi!
Le cause dell’ermafroditismo nella cannabis sono molteplici.
Il primo, ed il più importante, è la genetica! Come abbiamo detto, più stabile è la genetica che coltiverai minori probabilità ci saranno che cresca ermafrodite anche se vittima di stress.
Quando una pianta di cannabis è sottoposta a situazioni di stress, quali, danneggiamento, calore eccessivo o cicli irregolari di luce, aumentano le probabilità che diventi ermafrodite. La pianta, sottoposta a stress penserà di non potercela fare, di non poter essere impollinata e di conseguenza non poter arrivare alla fine del suo ciclo vitale.
Per questo, metterà in atto l’istinto di sopravvivenza, l’ultimo disperato tentativo per preservare la sua genetica: muterà in pianta di cannabis ermafrodita, svilupperà fiori maschili e potrà in questo modo trasmettere il suo bagaglio genetico alla generazione successiva.
I segni dell’ermafroditismo nella cannabis non saranno visibili prima del momento della fioritura.
Alcune piante di cannabis diventano ermafrodite molto presto e lo potrai notare perché le piante svilupperanno fiori dalla struttura sia maschile che femminile e possono crescere su rami diversi o addirittura sulla stessa cima quando si iniziano a formare le gemme.
Appariranno con il pistillo bianco che esce dal calice pistillato (un piccolo calice a forma di lacrima) ma svilupperanno fiori maschili i quali, assomigliano ad una pallina rotonda alla fine del pistillo. Inoltre nonostante sia molto simile il calice da cui si sviluppa il fiore maschile è più tondeggiante di quello femminile.
Se notate i primi segni di ermafroditismo in un pianta è importante che la rimuoviate subito dal vostro coltivo. In alcuni casi l’ermafroditismo non è subito visibile, alcuni esemplari diventano ermafroditi alla fine della fioritura quando oramai è troppo tardi.
Alcuni esemplari di cannabis diventano ermafroditi alla fine della fioritura, quando i fiori che pensiamo siano femmine sono già formati. Questo è un ultimo tentativo della pianta di autofecondarsi quando percepisce la presenza di agenti stressanti.
La tecnica che utilizza la pianta per autoimpollinarsi è di sviluppare stami e pistilli all’interno dei fiori femmina già presenti.
Le sacche polliniche che si formano in questi fiori bisessuali hanno un colore giallo ed una forma allungata e per questo motivo vengono chiamate “banane”.
Se vogliamo essere sicuri della piena riuscita del nostro raccolto dovremmo stare allerta anche durante tutta la fase della fioritura, assicurandoci che non spuntino le “banane” le quali, diffonderanno il polline immediatamente rovinando il raccolto.
Riconoscere le differenze tra un calice di un fiore maschio ed un calice femmina è importantissimo. Si presentano molto simili tra loro, ed un growers alle prime armi potrebbe sbagliarsi, e credere erroneamente che la sua pianta di marijuana sia ermafrodita.
Se pensate di aver individuato i primi segni di fiori maschio o di ermafroditismo non prendete decisioni affrettate sul da farsi. Ci vogliono 7-10 giorni perché il fiore cresca e produca polline in grado di fecondare.
Avete dunque tempo per lasciare crescere ancora un po’ il fiore ed assicurarvi che sia realmente di sesso maschile. Se dopo questo tempo capite che i vostri dubbi sono fondati allora si, potrete eliminare la pianta dalla vostra coltivazione evitando l’impollinazione.
Come abbiamo detto, la genetica di un seme è la cosa più importante di cui ci si deve assicurare prima di coltivare. Per andare sul sicuro affidatevi sempre a banchi di semi rinomati.
Un altro fattore importante sono le infiltrazioni di luce. Durante le ore di buio la pianta non dovrebbe essere esposta a nessuna fonte di luce che sia più forte di quella della luna piena. Preferibile sarebbe il buio assoluto.
Più buio è, meglio è. Quando avrete montato la vostra growroom, prima di inserirci le piante fate un ceck voi stessi per assicurarvi che non vi siano infiltrazioni di luce.
Entrate nella vostra growroom, chiudete tutte le porte e aspettate alcuni minuti. Questa attesa serve perché il vostro occhio si abitui al buio e sia di conseguenza in grado di notare qualsiasi flebile infiltrazione di luce che possa passare dalle prese d’aria od altre attrezzature della growroom.
Assicuratevi di coprire tutte le infiltrazioni in maniera che le piante possano beneficiare del buio totale non si stressino e non rischino di diventare ermafrodite.
La mutazione della pianta in ermafrodite potrebbe anche essere causata dalla esposizione prolungata ad uno stress termico. Bisogna assicurarsi che la pianta non venga lasciata a temperature eccessivamente alte.
Per ridurre il rischio di stress e di conseguenza di ermafroditismo al minimo è importante lasciar tranquilla la pianta, non sollecitarla in alcun modo ed assicurarsi che le sue “ore di buio” avvengano nell’oscurità totale senza infiltrazione di luce alcuna.
La scelta più sicura per molti growers è di eliminare tempestivamente dalla coltivazione la pianta.
Purtroppo è sempre spiacevole quando accade e per questo bisogna essere tempestivi nella rimozione.
Le piante ermafrodite nonostante tutto però riescono a trovare il loro impiego nel mondo del growing. Possono essere usate nelle operazioni di breeding per creare semi femminizzati.
Non si tratta però di un compito facile, necessita di molto tempo e molto spazio dove coltivare. Non è per questo, un attività a cui si dedicano molti growers.
Se avete scovato i primi segni di ermafroditismo tra le vostre piante, la cosa migliore rimane rimuoverle e se possibile, ricominciare da capo.
Le genetiche autofiorenti hanno una forte tolleranza alle infiltrazioni di luce ed allo stress per questo possono mutare in ermafroditi più tardi di quanto accadrebbe con le fotoperiodiche.
Se hai avuto problemi o hai timore di eventuali ermafroditi nel tuo raccolto la prossima volta che acquisti dei semi prendi delle genetiche autofiorenti, sotto questo aspetto saranno più affidabili!