Torniamo a chiedere diritti per i consumatori ed i coltivatori di cannabis! Dopo due anni senza poter seguire con la lotta per la legalizzazione, questo 7 maggio tornerà la marcia cannabica in Argentina, al grido di “basta arresti per la coltivazione”, soprattutto dopo il caso che più di tutti ha fatto notizia: i fratelli Luciano e Nicolas Ali Brouchoud, arrestati dopo un’irruzione in casa dove sono state trovate piante che usavano a scopo medicinale personale.
In Cile, con il motto “Coltiva il tuo diritto”, la presenza della fondazione Daya e della sua direttrice Ana Maria Gazmuri, fanno forza verso il cammino della legalizzazione in Cile, 80.000 persone che usciranno per Calle de Santiago rivendicando il loro diritto ad un consumo legale e non criminale.
Molti paesi si aggiungeranno alla marcia mondiale per la cannabis, Peru, Colombia, Brasile, Messico, Spagna, e, nonostante il 20 aprile si sia già celebrato il giorno della marijuana, il 7 maggio a Madrid veranno nuovamente invase le strade, ritrovo alle 18:00 alla puerta del sol.
Si approfitterà di questo momento per ricordare una persona molto speciale del movimento cannabico spagnolo, venuta a mancare questo mese all’età di 79 anni, c’è chi la conosce come la nonna della cannabis, chi la ricorda per la forza con cui lottava e faceva attivismo: Fernanda de la Figuera; presidentessa dell’unico partido statale nato per ottenere la legalizzazione della cannabis in Spagna.
Verrà ricordata un’altra importante figura del settore per il lavoro che ha scolto in questi anni, “Dr. Cannbis” o meglio conosciuto con il suo vero nome, Dr. Joan Pares il quale ha accompagnato vari pazienti che decidevano o, gli veniva raccomandati l’uso di cannabis come medicamento.
La marcia è stata convocata da Amec, ConFac, Marihuana en marcha, Cannamed, GIC, Encod, REMA, OECCC insieme a più organizzazioni e persone. È stato creato un modulo sul sito web di ConFac, per sostenere questo evento, vi incoraggiamo ad esserne parte al fine di raggiungere presto una regolarizzazione in Spagna.
Il manifesto rivendica diversi punti di interesse sociale ed economico, dal ritiro di tutte le infrazioni legate alla cannabis secondo l’attuale “legge di sicurezza cittadina” a che si smetta di sanzionare utenti e coltivatori.
Viene anche richiesta la revisione del traffico, ossia si chiede una tolleranza di THC nel sangue, come con l’alcol, generando una tabella con valori consentiti di principio attivo, attualmente la mera presenza di THC nel sangue costituisce reato.
Che si ponga fine alla campagna di repressione che si sta facendo sul territorio nazionale contro CSC, colture di canapa tessile, banche di semi, growshops, negozi e produttori di cbd e canapa.
Per questo si chiede una legge sulla cannabis che sia trasversale, inclusiva, senza lasciare alcun collettivo fuori, che si riconoscano gli usi farmacologici, ludici e non lo solo che questa pianta ci offre, sia nell’alimentazione che nella cosmesi.
In questa legge si dovranno rivalutare, la coltivazione personale, la coltivazione collettiva e cooperativa sul modello delle CSC, produzione e vendita con licenza (modello di legge del 1967) possibilità di seguire terapie a base di erbe o derivati per i pazienti attraverso il canale pubblico, come la mutua o la previdenza sociale (modello Italia) o su iniziativa privata. Questi sono i punti di maggiore forza proposti dalla piattaforma M4.
Il 7 maggio, con il motto #LeyCannabisYA Madrid si tingerà di verde, chiedendo ancora una volta, un altro anno, che finalmente di regolarizzi la situazione cannabica in Spagna, gli organizzatori affermano che non si fermeranno finché non verrà ottenuto, li sosteniamo e incoraggiamo chiunque legga queste parole ad unirsi añ movimento che scenderà in piazza il primo fine settimana di maggio.
Nel 2021 ci sono già state 3 proposte di legge sulla regolarizzazione della cannabis nel congresso dei deputati, tutte le proposte sono state presentate da diversi gruppi parlamentari, Speriamo che si capisca che c’è interesse ad affrontare questo tema e speriamo di poter trovare un equilibrio molto presto! Non possiamo più aspettare!
Secondo Forbes, questo 2022 potrebbe essere un anno molto interessante per la cannabis, dove riconosce la cannabis come articolo di moda nel mondo tessile, avendo il sostegno di celebrità e marchi importanti; abbiamo già visto in televisione e per le strade, annunci di prodotti a base di canapa di marchi di cosmetici riconosciuti e affermati, sia la Germania che il Messico stanno valutando una legge di regolarizzazione della cannabis nei rispettivi paesi, questo può avviare un movimento stile domino con i paesi dell’Europa e dell’America Latina, dove più paesi possono seguirli.
In Europa il Portogallo presenta diverse aziende autorizzate che producono per scopi medicinali, mentre in Spagna siamo un po’ in ritardo ma abbiamo più aziende focalizzate sulla ricerca della pianta. In Italia la produzione è controllata dal Ministero della Difesa, con pochissimi permessi focalizzati sulla ricerca, l’accesso al prodotto è attraverso prescrizioni mediche e viene fornito dalle farmacie.
L’anno scorso Malta è stata pioniera nel regalizzare la cannabis per scopi ricreativi, regolarizzando così l’uso personale e la condivisione, dando la possibilità agli utenti di cannabis di poter consumare liberamente a casa o in locali come CSC.
La marcia mondiale della marijuana è vicina, il 7 maggio alla Puerta del Sol a Madrid, alle 18:00 manifesteremo nuovamente i nostri diritti, le nostre necessità di poter utilizzare liberamente una pianta, o i suoi derivati, unisciti alla marcia, scrivi la storia!
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