Dopo aver consumato cannabis, ti sei mai chiesto per quanto tempo permangano i suoi componeneti nel tuo organismo?
Se hai inalato o ingerito marijuana, esistono svariati metodi in grado di rilevarlo anche dopo giorni o addirittura settimane dal consumo.
In questo articolo ti spiegamo che tipo di test esistono, per quanto tempo si può rilevare la presenza di cannabis, e cosa puoi fare per elimarne prima le tracce.
Nonostante gli effetti psicoattivi provocati dal consumo di marijuana scompaiano in poco tempo (alcune ore al massimo), la presenza di cannabinoidi nell’organismo può essere rilevata per un periodo molto più lungo, in media, la cannabis rimane nell’organismo da 1 a 30 giorni dopo il consumo.
Il periodo di tempo durante il quale i metaboliti della cannabis possono essere individuati nell’organismo dipende sia dalla quantità assunta, che dalla frequenza di consumo.
Inalare o ingerire piccole quantità di marihuana occasionalmente non è lo stesso che consumarne alti dosaggi giornalmente, in questo ultimo caso, la marijuana potrebbe essere tracciabile con un test antidroga fino a 90 giorni dopo.
Nonostante nella composizione della cannabis ci siano più di cento cannabinoidi, il composto principale e maggiormente psicoattivo è il THC, lo stesso cannabinoide che viene individuato dalla maggior parte dei test antidroga.
Quando consumi cannabis, il THC o tetraidrocannabinolo entra nel tuo organismo e viene liberato nel flusso sanguineo. In questa fase, il composto viene temporanemaente imagazzinato in diversi organi tra cui il tessuto adiposo (i grassi). Il fegato infine, metabolizzerà il THC in più di 80 metaboliti, i quali, andranno a stimolare il sistema endocannabinoide.
Di tutti i metaboliti prodotti, i più significativi sono: 11-OH-THC (11-OH-Δ9-tetraidrocannabinolo) ed il THC-COOH (11-nor-alfa9-thc-9-acido carbossilico).
Ti starai forse chiedendo perchè vogliamo darti questa spiegazione scientifica, molto semplice, i metaboliti di cui ti abbiamo parlato sono qelli che rimangono nel tuo organismo e che vengono rilevati dai test antidroga dopo che il THC è stato eliminato.
Questo però non significa che rimaranno nel tuo organismo per sempre, il THC e i metaboliti vengono esplusi dal corpo attraverso l’urina e le feci.
Il test per rilevare i cannabinoidi attraverso le urine è quello più utilizzato. Tuttavia, la finestra di tempo nella quale il test può rilevare tracce di cannabis nell’organismo varia a seconda dell’utilizzo del consumatore:
Il metodo attraverso il quale si assume cannabis, è un altro fattore che influenza il risultato del test. Nel caso in cui la marijuana sia stata ingerita, anche se in piccole quantità, il test potrebbe dar positivo fino a 5 giorni dopo. Dunque, se ti stai chiedendo per quanto tempo le tracce degli edibili rimangano nel tuo sistema, tieni in conto che se consumata con questa modalità i cannabinoidi rimarranno più a lungo.
Nonostante gli effetti psicoattivi provocati dal consumo di marijuana scompaiano in poco tempo (alcune ore al massimo), la presenza di cannabinoidi nell’organismo può essere rilevata per un periodo molto più lungo, in media, la cannabis rimane nell’organismo da 1 a 30 giorni dopo il consumo.
Anche nel caso del test della saliva i risultati possono variare a seconda della frequenza del consumo:
Questo tipo di test può dar positivo fino a tre mesi dopo il consumo. Successivamente al consumo di marijuana, i resti rilevabili finiscono nel follicolo pilifero ed alcune tracce rimangono nel capello fino a 90 giorni. Tuttavia, questo test non è affidabile se l’utente ha fatto un uso sporadico di cannabis, in tal caso, potrebbe risultare negativo, inoltre, non è in grado di rilevare la quantità di cannabis consumata.
Siccome questi composti tendeno ad immagazzinarsi nei tessuti grassi del corpo, a volte, si accumulano più metaboliti di quanto il corpo sia in grado di eliminare, specialmente in consumatori cronici di cannabis.
Si dice che i metaboliti tardano una media di 10-13 giorni nell’essere eliminati dall’organismo.
Tuttavia, è difficile stabilire un periodo esatto perchè questo dipende da vari fattori: la dose consumata, la frequanza, i livelli di idratazione del corpo, etc.
Il tempo di permanenza dei metaboliti nel tuo organismo dipende da una serie di varianti:
Inalare o ingerire piccole quantità di marihuana occasionalmente non è lo stesso che consumarne alti dosaggi giornalmente, in questo ultimo caso, la marijuana potrebbe essere tracciabile con un test antidroga fino a 90 giorni dopo.
Per accellerare il processo di eliminazione della marijuana dal tuo organismo, la cosa migliore da fare è smettere subito di consumarla e metterti a far esercizio fisico.
Uno stile di vita sano, fare sport e mantenerti idratato può contribuire ad accellerare il processo di eliminazione. Tuttavia, non devi aspettarti miracoli, il tuo organismo dovrà svolgere alcuni processi, e nel farlo, tarderà giorni se non settimane.
Esistono prodotti in commercio in grado di accellerare il processo di eliminazione dei metaboliti derivati dai cannabinoidi. Ti raccomandiamo però di mantenere un certo scetticismo nei confronti di questi prodotti, in molte occasioni contengono vitamine ed altri composti che potrebbero farti più male che bene.