Negli ultimi anni, la cannabis si è rivelata avere una lunga lista di applicazioni terapeutiche. E’ stato osservato che ogni singolo cannabinoide possa offrire degli effetti distinti. Sappiamo anche che hanno degli effetti specifici quando vengono combinati tra di loro – ad esempio, il CBD in combinazione con il THC tende a mitigare l’effetto psichedelico, il tipico “high” che viene associato al THC mantenendo i suoi effetti anti-nausea.
Anche se la ricerca sulla cannabis terapeutica è ancora agli inizi, molti aneddoti raccontati da utenti di tutto il mondo concordano sul fatto che la cannabis sia stata loro utile per l’insonnia e il sonno.
Ci sono quattro diversi livelli di sonno che attraversiamo durante la notte. Sono conosciuti come NREM 1, 2 e 3 (Non rapid eye movement) e REM (Rapid Eye Movement). I 3 livelli NREM del sonno sono considerati sonno leggero, mentre si cade in un sonno profondo solo quando si entra nella fase REM del sonno. Questo è il momento in cui il cervello si riposa completamente e si incomincia a sognare.
Recenti studi hanno dimostrato che utilizzando delle varietà di cannabis ad alto contenuto di THC, possano effettivamente ridurre la quantità di sonno REM che abbiamo ogni notte. Ciò significa non avere un sonno profondo sufficiente nel momento in cui inizierete a sognare. D’altra parte, chi soffre di PTSD potrebbe trovare sollievo e capacità di riposare durante la notte proprio a causa di questa interruzione della fase REM del sonno.
Si cade in un sonno profondo solo quando si entra nella fase REM del sonno. Questo è il momento in cui il cervello si riposa completamente e si incomincia a sognare
Fino a poco tempo fa, la maggior parte delle ricerche mediche fatte sugli effetti dei cannabinoidi durante il sonno si sono concentrate solo sugli effetti del THC, o comunque su delle quantità molto piccole degli altri cannabinoidi in combinazione con il THC.
Con il boom mondiale dell’interesse per il CBD, alcuni studi recenti stanno iniziando ad analizzare il CBD e il suo ruolo sul nostro sonno.
In uno studio recente, il THC generalmente aumenta l’effetto sedativo, mentre il CBD ha avuto il risultato opposto; il CBD da solo ha mostrato degli effetti di veglia. In altre parole, potrebbe farvi sentire più svegli. Un altro studio recente ha mostrato che una quantità maggiore di pazienti ha riportato un miglioramento del sonno facendo uso di CBD.
Uno studio che ha esplorato l’uso combinato tra THC e CBD per i disturbi del sonno legati al dolore ha scoperto che il sonno dei pazienti migliorava e non mostrava alcun tipo di tolleranza sull’azione dei cannabinoidi.
Ulteriori studi hanno ancora dimostrato dei risultati interessanti, i quali suggeriscono che l’effetto del CBD sia molto blando da solo, è stato infatti suggerito che gli effetti della cannabis con un contenuto di CBD maggiore, sono dovuti alle quantità relativamente piccole di THC e degli altri cannabinoidi come il CBN presenti.
Il CBN è un cannabinoide che potete trovare regolarmente nelle piante di cannabis, ma di cui avete sentito parlare molto meno rispetto al CBD e al THC. In realtà viene considerato come il cannabinoide “sedativo” del gruppo.
A causa dei suoi ridotti effetti psichedelici, il CBN serve per mettervi a dormire prima che vi sentiate troppo “fatti”! Il che lo rende un candidato molto interessante per conciliare il sonno e combattere l’insonnia rispetto al CBD e al THC.
Quando una pianta di cannabis viene raccolta al momento ideale, troviamo sulla pianta delle quantità davvero minime (o quasi nulle) di THC o CBD, o CBN.
Ma è risaputo che nella cannabis ci siano dei livelli di THC molto elevati, infatti il THCa è il composto che troviamo sulla pianta. Quando usiamo una fiamma o un’altra fonte di calore, il THCa si converte in THC, e lo stesso vale per il CBDa e il CBD.
Questa conversione non avviene solamente quando accendiamo uno spinello – ma avviene anche in un processo molto lento di degradazione durante il quale la cannabis viene essiccata, conciata e conservata a temperatura ambiente. Dopo che il THCa si è convertito in THC, il passo successivo è il CBN. Ciò significa che troviamo una concentrazione maggiore di CBN sulla cannabis più vecchia o mal conservata.
Esiste una via alternativa per il CBN. Se la cannabis viene esposta alla luce dopo il raccolto, o viene lasciata maturare troppo a lungo prima di essere raccolta – il THCa salterà del tutto la sua conversione in THC, e inizierà la conversione in CBNa, che, esattamente come fanno gli altri cannabinoidi, diventerà CBN quando verrà fumata.
A causa dei suoi ridotti effetti psichedelici, alla sua tendenza sedativa e agli effetti “da divano”, il CBN potrebbe diventare il cannabinoide perfetto per dormire!
Tutto ciò potrebbe essere particolarmente vero per alcuni utenti, tuttavia bisogna fare attenzione perché il CBN può anche essere responsabile almeno in parte di alcuni aneddoti legati all’ansia e alla paranoia che alcuni utenti di cannabis hanno sperimentato come “bad trip”. Potrebbe essere possibile che il CBD attenui alcuni di questi effetti indesiderati del CBN, nello stesso modo in cui lo fa in combinazione con il THC.
L’evidenza suggerisce che la maggior parte dei consumatori avrà più probabilità di trovare il beneficio cercato, attraverso qualche combinazione tra i cannabinoidi piuttosto che solo con un cannabinoide in particolare.
Qual è la combinazione di cannabinoidi corretta dipenderà dall’individuo e dalle sue esigenze di salute, dieta e mediche. Prima di iniziare l’assunzione di qualsiasi farmaco per ottenere un qualunque beneficio per la salute, è sempre d’obbligo parlare con un medico capace di consigliare su rischi, complicazioni o altri fattori specifici per il paziente in questione. Un medico sarà anche in grado di valutare il livello di benefici che si possono ricevere o meno da un piano di trattamenti.
Da Seedstockers abbiamo moltissime varietà di semi disponibili che daranno come risultato svariate combinazioni di cannabinoidi; ognuna potrebbe essere utile per molteplici necessità legate al sonno.
THC, CBD e CBN sono tra i molti cannabinoidi prodotti dalla pianta di cannabis. Potete saperne di più su tutti i cannabinoidi prodotti dalla pianta di cannabis in questa guida:
THC sta per Tetraidrocannabinolo.
I cannabinoidi nell’erba si trovano nei tricomi (i cristalli sui fiori) della pianta femmina di cannabis. La pianta deve completare il suo ciclo di fioritura e i cannabinoidi devono maturare adeguatamente prima del raccolto. I fiori di cannabis acerbi o troppo maturi sono noti per causare paranoia e ansie in alcuni consumatori, proprio a causa della presenza di alcuni cannabinoidi.
È incredibilmente difficile ipotizzare una quantità media di cannabinoidi totali che si possono trovare nella cannabis in tutto il mondo.
In molti ambienti, condizioni climatiche e confini politici, il livello medio dei cannabinoidi varia dal 10% al 18% nei fiori senza semi.
In alcune parti del mondo, come il Colorado, la California, Amsterdam o Barcellona, probabilmente questi numeri sono un po’ più alti, mentre in alcune parti più proibitive del mondo, questi numeri potrebbero essere significativamente più bassi.
Anche se ci sono molte storie e aneddoti che raccontano il contrario – la maggior parte delle persone concorda sul fatto che un fiore di cannabis possa raggiungere al massimo un totale potenziale del 30-35% circa di cannabinoidi totali in peso.