CBD significa Cannabidiolo ed è uno dei molti cannabioniodi prodotti dalla pianta di cannabis. Si dice abbia molte propietà medicinali, per questa ragione, negli ultimi anni la sua popolarità è sensibilmente aumentata.
Però che cos’è il CBD e quali sono i suoi benefici per il corpo umano? In cosa si differenzia dal THC e quale tra questi due cannabinoidi è più importante? In questo articolo vi sveleremo tutto ciò che c’è da sapere sul CBD. Gli effetti collaterali, i benefici e quali genetiche sono più ricche di questo cannabinoide.
Per iniziare, dobbiamo partire dalle basi e comprendere bene da dove provenga il CBD.
Sono molte le piante che producono cannabinoidi però, le piante che ne produco in quantità maggiore sono quelle di cannabis. Quando una pianta di cannabis femmina fiorisce crescono su di essa le tipiche cime, all’interno delle quali vedrete spuntare piccoli cristalli chiamati tricomas, da qui hanno origine i cannabinoidi.
Il CBD non è l’unico cannabinoide prodotto dalla pianta di cannabis. Ne esistono svariati, tra cui il più popolare di tutti: il THC. Il principale composto psicoattivo della cannabis è proprio il THC, grazie al quale ci sballiamo fumando cannabis. Dato che molte persone che consumano cannabis cercano un effetto psicoattivo, la maggior parte delle genetiche hanno una percentuale alta in THC ma bassa in CBD.
Negli ultimi anni si sta investigando sempre più sulle proprietà medicinali dei cannabinoidi come CBD, THC, e CBG. Le ricerche, stanno apportando risultati che dimostrano che il CBD sia efficace nel trattamento di alcune patologie mediche.
Con l’aumento della sua popolarità, il CBD si sta convertendo in un cannabinoide utilizzato da un pubblico sempre più ampio. Molte persone iniziano a prediligere il consumo di cannabis con una percentuale maggiore di CBD piuttosto che di THC.
La canapa, è una pianta della famiglia della cannabis, caratterizzata da un basso contenuto di THC (meno del 0,3%) ed un’alta percentuale di CBD. Per questo motivo, la maggior parte del CBD contenuto nei prodotti medicinali si ricava dalle piante di canapa.
IL CBD trova il suo maggior impiego nella medicina. A differenza del THC, il CBD non produce effetti psicoattivi ed il suo impiego offre sollievo per molti problemi di salute.
Chiaramente, prima di impiegare la cannabis come medicina, è importante consultare il proprio medico.
Nonostante sia stato dimostrato che il CBD sia relativamente inoffensivo, potrebbe fare reazione con altri medicinali che si stanno assumendo. È consigliato affidarsi ad un parere medico prima di assumere CBD.
Molti studi dimostrano che il CBD si possa impiegare nel trattamento di patologie come:
Le ricerche sui benefici apportati dall’utilizzo del CBD sono sempre più. Ad esempio, è stata dimostrata la sua efficacia nel combattere l’insonnia, il bipolarismo, ed il recupero da una dipendenza.
I benefici che si possono ottenere dall’impiego del CBD non sono ancora del tutto chiari. Sono ancora molte le cose che vanno investigate per scoprire tutti i potenziali di questo cannabinoide. Nonostante le lacune però, gli studi dimostrano che i suoi possibili impieghi in medicina sono tanti, mentre gli effetti collaterali molti pochi.
Oltre ad essere stata approvata la sua efficacia, una delle caratteristiche che rende così interessante l’impiego del CBD nella medicina è che si tratti di una terapia completamente naturale.
È un cannabinoide che si può produrre in maniera sostenibile e organica attraverso la coltivazione di varietà ad alto contenuto di CBD.
Per tanto, l’impiego del CBD in medicina oltre a risolvere molti problemi, riduce anche l’utilizzo di prodotti chimici tossici e dannosi che vengono impiegati per fabbricare i prodotti farmaceutici.
La cannabis è stata impiegata come medicinale naturale nel corso di migliaia di anni. Uno dei suoi usi più popolari era per alleviare il dolore.
I cannabinoidi, lavorano congiunti con il sistema endocannabinoide conbinandosi con i recettori del cervello e del sistema nervoso. Questo aiuta a ridurre la quantità dei “segnali del dolore” inviati al cervello e ad alleviare l’infiammazione.
Il CBD si può utilizzare come trattamento efficace per situazioni di dolore come artriti, lesioni muscolari e sciatalgia. È stato inoltre dimostrata la sua efficacia nel far rimarginare le ferite più rapidamente.
Negli ultimi tempi si è fatta più luce sui disturbi mentali, scoprendo che sono sempre più le persone che soffrono di ansia e depressione.
Spesso, i medicinali prescritti per curare questi disturbi sono molto potenti, hanno terribili effetti collaterali e causano dipendenza in chi li assume.
Recentemente, si è indagata l’efficacia del CBD sulle malattie mentali ed i risultati sono stati straordinari! Uno studio in particolare, realizzato in Brasile (vedere fonte inglese) dimostrò che una dose di 300 mg di CBD, rispetto al placebo, ridusse significativamente l’ansia sui partecipanti all’esperimento.
Altri studi ancora, hanno suggerito come il CBD, utilizzato negli animali, abbia effetti simili a quelli degli antidepressivi. Non dimentichiamo però che nonostante tutto questo, sono molte le cose che ancora non si sanno sulle propietà di questo cannabinoide. È importante che consultiate il vostro medico prima di decidere di intraprendere una terapia con il CBD.
CBD e THC, vengono oramai impiegati nel trattamento di molte patologie e problemi medici. Entrambi si possono utilizzare come medicamenti, ed entrambi possono essere consumati a scopo ricreativo. La maggior parte delle varietà di cannabis che troviamo oggi però, contengono alte percentuali di THC e per questo c’è una ragione.
La cannabis, è stata per molto tempo illegale in un gran numero di paesi. Siccome la maggior parte dei consumatori fuma perché ricerca una forma di sballo, il composto psicoattivo (THC) è divenuto quello di maggior importanza nella selezione delle genetiche. Per decenni, è stato fatto breeding con la cannabis, mescolando le genetiche di differenti varietà per aumentare lentamente, generazione dopo generazione, i livelli di THC.
Ad oggi i livelli di THC nella cannabis sono arrivati ad essere come minimo al doppio di quelli che erano 20 anni fa. Con un aumento della percentuale del THC, i livelli di CBD sono scesi drasticamente. Tutto questo però sta cambiando!
La scoperta dell’importanza del CBD ed altri cannabinoidi (che non siano il THC) sta portando alla valorizzazione di genetiche che contengano buone percentuali sia di THC che di CBD. Alcune varietà arrivano a contenere fino ad un 20% di THC con meno dell’1% di CBD. Mentre altre, al contrario, raggiungono il 20 % di CBD ed un massimo di un 1% di THC.
Esistono inoltre genetiche che sono composte da una percentuale uguale dei due cannabinoidi. Un esempio ne è la Silver Lime Haze, composta da circa un 8% di CBD ed un 8% di THC. Di pari passo con la scoperta dell’importanza di altri cannobinoidi sicuramente veranno a galla nuovi incroci di cannabis.
Gli effetti collaterali del CBD possono variare da una persona all’altra. Nella maggior parte dei casi però, il rischio che causi problemi è molto basso e può dipendere dalla maniera in cui viene assunto.
Fumare, in generale, non è salutare per i polmoni, di consegenza, se prenderai la decisione di assumere CBD in questa forma, è piu consigliato che tu lo faccia con un vaporizzatore. Se invece, la tua idea è ridurre al minimo gli effetti negativi sul corpo, la maniera più indicata per assumerlo è oralmente, come un commestibile.
Per iniziare, fai attenzione al dosaggio. Anche se è praticamente impossibile morire per un sovradossaggio di cannabis, assumerne troppo provocherebbe effetti spiacevoli. Specialemente se ha alti livelli di THC. Il nostro consiglio è di aumentare le dosi lentamente, fino a trovare il dosaggio che vi faccia stare bene.
I possibili effetti collaterali del CBD potrebbero essere perdita di peso, diarrea e sensazioni di affaticamento. Tuttavia è imporatnate ribadire che questo può dipendere dal modo in cui viene assunto.
Da solo, il CBD è relativamente inoffensivo, c’è il rischio però che faccia reazione con alcuni medicinali.
È importante consultare il proprio medico prima di utilizzare il CBD come terapia.
Come detto, il CBD può fare reazione con altri farmaci che vengono assunti, e questo è il motivo per cui consigliamo il parere di un medico prima di assumere il CBD come terapia.
Esiste un gruppo di enzimi chiamati citocromo P450, che vengono impiegati dal corpo umano per metabolizzare i medicinali. Il CBD, interferisce con gli enzimi del sistema citocromo P450 i quali vengono inibiti nel loro processo di metabolizzazione, facendogli perdere totalmente o parzialmente la loro efficacia.
La molecola della cannabis, come quella del pompelmo, hanno la capacità di inibire il citocromo P450. Perciò se tra le avvertenze di un medicinale che state assumendo, leggete anche quella di evitare il consumo del pompelmo vuol dire che il CBD a sua volta è sconsigliato. Nella stessa maniera del pompelmo, comprometterà l’efficacia del farmaco.
Fai sempre molta attenzione, ed assicurarti che il CBD non interferisca con i medicinali che stai assumendo, consulta sempre il tuo medico prima di iniziare una terapia.
La legalità del CBD varia da un paese all’altro. Le leggi sono in costante cambiamento, molti paesi permettono la libera vendita mentre in altri è illegale.
Sono oramai molti gli studi che dimostrano che il CBD sia un ottimo medicinale per vari problemi e patologie. Nonostante ciò, c’è ancora molto da investigare.
La maniera migliore per verificare se il CBD possa essere un medicinale efficace è provarlo tu stesso!
Esistono molte varietà ricche in CBD o che hanno un mix di CBD e THC, di seguito ve ne elenchiamo alcune:
È una varietà autofiorente, di predominanza sativa, la quale contiene percentuali uguali di CBD e THC.
La combinazione dei due cannabinoidi ti darà uno sballo leggero e completo, e beneficierai allo stesso tempo delle propietà medicinali di entrambi i cannabinoidi.
L’autofiorente CBD Silver Lime Haze sarà pronta all’incirca dopo 86 giorni dalla germinazione dei semi. Il che, vuol dire che passerete dai semi alla raccolta delle cime in soli tre mesi. È una pianta facile da coltivare, dalla buona resa e dalla quale si ottiene un ottimo prodotto dal sapore citrico.
Con meno dello 0,5% di THC ed un altissimo 13% di CBD, la CBD Critical XXL è puramente medica.
Con tutti i sapori ed i terpeni di una cannabis a predominanza THC senza però gli effetti psicotropi.
Varietà come questa, non solo sono ottime ad uso medico, ma sono anche perfette per gli amanti del sapore della cannabis.
Puoi fumare erba di CBD godendo del sapore della varietà più gustose senza rimanerne “sballato”! Questo la rende una genetica perfetta da fumare durante la giornata.
Per concludere, vogliamo ringraziarvi per il tempo dedicato alla lettura del nostro blog. Vi lasciamo speranzosi di aver apportato qualcosa in più alla vostra cultura sul CBD, e di avervi instillato la curiosità di introdurre il CBD nella vostra vita.
Che sia esso introdotto come una terapia o semplicemente come un piacevole modo per rilassarsi, provatelo, siamo sicuri non vi deluderà!