Ultimamente ti sarà sicuramente capitato di leggere notizie sul tema canapa. Gli Stati Uniti di recente hanno rimosso la cannabis dalla Tabella 1 del Controlled Substances Act. Questa decisione ha permesso a i farmer di poter coltivare una tra le piante più utili e versatili che la natura ci metta a disposizione.
In questa beve guida affronteremo alcuni punti fondamentali come ad esempio: Perchè la cannabis ha attraversato un periodo di illegalità? Di che pianta si tratta e per cosa può essere impiegata? Spiegheremo inoltre perchè è una risorsa tanto importante e del perchè non avrebbe mai dovuto essere illegale!
Per comprendere perchè la coltivazione della canapa sia stato illegale dobbiamo prima capire di che tipo di pianta si tratta e la famiglia a cui appartiene.
La canapa è una varietà di cannabis, la quale, per lungo tempo è rientrata nella famiglia delle sostanze illegali. La canapa però, presenta un differenza sostanziale dalla marijuana: il contenuto di THC.
Nonostante faccia parte della stessa famiglia della cannabis, ha un bassissimo contenuto di THC, di cui invece la cannabis è ricca. Gli effetti psicoattivi che questa molecola produce sull’organismo umano, sono la causa della sua illegalità in molte parti del mondo.
Se da una parte la canapa è un vegetale caratterizzato da basse percentuali di THC, dall’altro è ricca in CBD, cannabinoide che non agisce in maniera psicoattiva sul nostro organismo.
Nel Regno Unito la legge prevede che una pianta, per essere considerata della famiglia della canapa, debba contenere meno del 0,2% di THC.
Per quanto riguarda l’Italia, il limite massimo è fissato allo 0,5%.
Semi di canapa.
Ricerche e studi dedicati alla cannapa dimostrano che questo vegetale ha una storia molto lunga, viene coltivato dall’uomo da almeno 4500 anni. In Asia Centrale fin dal 2800 a.C. veniva impiegata la sua fibra per intessere corde, funi e vele per le navi.
Nel corso di migliaia di anni la canapa si è diffusa in tutto il mondo. Per secoli la sua coltivazione è stata sempre legale. Tutto questo però durò fino al 1937, quando negli Stati Uniti il presidente Roosvelt firmò il Marijuana Tax Act cambiando la storia: da quel momento si proibiva commercio, uso e coltivazione della cannabis.
Piante di cannabis.
La canapa, come abbiamo detto, fa parte della famiglia della cannabis, la quale, ha incontrato la sua prima regolamentazione con il Marijuana Tax Act del 1937. Ulteriori restrizioni avvennero nel 1970 con il Controlled Substance Act, con il qaule si inserì la canapa nella stessa fascia di illegalità della marijuana.
Lobbisti americani, sostenuti da Henry Anslinger commisario della Federal Bureau of Narcotics, proposero che la canapa fosse resa illegale perchè causa di crimini e violenza. Questa proposta proibizionista fu vissuta da molti con il sospetto che nascondesse secondi fini.
La giustificazione della Federal Bureau of Narcotics fu che il CBD, cannabinoide prodotto in gran quantità dalla canapa, avesse pesanti effetti narcotici. Per questa ragione la canapa venne inserita nella categoria delle droghe pesanti, allo stesso livello di eroina e oppiacei.
Dal momento in cui la cannabis venne inserita nel “controlled substance list” venne vietata la coltivazione de anche negate tutte le sue propietà mediche.
Il divieto di coltivare la canapa è stato revocato solo in questi ultimi anni negli Stati Uniti, ed ora, gli agricoltori sono nuovamente liberi di dedicarsi alla coltura di questa preziosa pianta.
Essendo la marijuana e la canapa della stessa famiglia della cannabis, troviamo in entrambe la presenza di molti cannabinoidi e terpeni simili. Dalla canapa, come dalla marijuana è possibile ricavare flavonoidi, terpeni e cannabinoidi.
Negli ultimi dieci anni, il CBD è diventato mainstream grazie ad i prodotti che si elaborano da questa molecola i quali, vengono venduti in negozi specializzati che si possono incontrare nei paesi di tutto il mondo. È possibile reperire varietà di cannabis che producono fino al 20% di CBD e meno dell’1% di THC.
Queste piante appaiono come normali piante di cannabis: grandi gemme, resinose, appiccicose ma in grado di produrre meno dello 0,3% di THC, di conseguenza classificate come canapa.
La canapa è una pianta di cannabis.
Se il tuo scopo principale dalla coltivazione di cannabis è ottenere THC, forse la canapa non è la varietà più idonea da trattare. Contiene pochissimo THC e dovresti piantarne in gran quantità per ricavarne una discreta dose di THC.
Nel caso la volessi coltivare per le sue propietà mediche, la canapa è un ottima opzione. Ti sconsigliamo però la “canapa industriale”. Esistono in commercio varietà che producono alte percentuali di CBD, nella pagina web di seedstockers potrai trovare ottime genetiche selezionate.
Se sceglierai varietà di cannabis capaci di produrre alte percentuali di CBD, ti basterà coltivare poche piante per ottenere buoni risultati. Se decidi di coltivare indoor per uso personale ti sconsigliamo la scelta della canapa, piantare una buona genetica di cannabis con alti livelli di CBD ti darà sicuramente dei risultati migliori.
Il prodotto migliore che si può ottenere dalle coltivazioni di canapa, più che il CBD, sono le fibre che si ottengono da questa pianta.
La storia già ci insegna che questo vegetale ha avuto successo e largo impiego nei secoli grazie agli ottimi tessuti che ne si ricavano: qualitativamente resistenti e duraturi. Alla lista delle potenzialità di questa pianta non possiamo sicuramente omettere la capacità di ridurre le emissioni di carbone prodotte dall’uomo.
Se avete ancora dubbi sull’immenso potenziale qualitativo della cannabis quì di seguito vi proponiamo un elenco di tutti i fantastici impieghi che ha avuto nei secoli della storia dell’uomo ed i nuovi impieghi che sta trovando al giorno d’oggi.
Tessuti e filati possono essere fatti di canapa.
Avete capito bene, la canapa può essere processata per ottenere due tipologie di combustibile, biodisel canapa e canapa etanolo/metanolo. È una risorsa conveniente e rispettosa per l’ambiente. La canapa potrebbe essere il combustibile del futuro.
È possibile produrre carburante di canapa.
Tutti sappiamo che le materie plastiche sono ricavate da combustibili fossili e sappiamo anche che questo non è più sostenibile per l’ambiente. Dalla canapa si può produrre una plastica cinque volte più forte del prolipropilene. Inoltre è rinnovabile, non tossica e la sua produzione non prevede l’uso di combustibili.
In molti concordano che la ragioni per cui la via della cannabis verso la legalizzazione è stata così lunga è difficile è dato proprio dal fatto potrebbe essere un ottimo sostituto del combustibile e dalla plastica. Un enorme rischio per le aziende petrolifere.
Si stima che avvenga ogni anno una deforestazione di oltre 17 milioni di ettari di alberi, più del 60%, impiegati nella produzione di carta. In media, un albero contiene un 30% di cellulosa. Le piante di canapa oltre a contenerne una percentuale ben maggiore crescono più volocemente.
La carta prodotta dalla canapa si conserva decisamente meglio nel tempo: non degrada ne ingiallisce rapidamente come la carta prodotta dalla cellulosa degli alberi. Per questi motivi in tutto il mondo, prima del 1800, la canapa era il vegetale più popolare per produrre carta.
L’utilizzo di canapa come materiale da costruzione nell’edilizia potrebbe diventare una tecnica avanguardistica. Per la produzione di questo materiale la pianta viene processata e mischiata con un legante a base di calce. Questo permette la creazione di un materiale molto robusto, simile al cemento ma sette volte più leggero in peso.
I blocchi di hempcrete sono cosi leggeri che, se prodotti correttamente possono galleggiare nell’acqua!
Le piante di canapa vengono mescolate con la calce per costruire questo tipo di calcestruzzo.
L’hempcrete nell’edilizia, potrebbe essere il materiale del futuro. È leggero, rinnovabile, ignifugo e rispettoso dell’ambiente.
In questa guida vi abbiamo proposto solo alcuni dei migliaia di impieghi che può trovare la canapa nella nostra vita quotidiana. Non ci resta che sperare che un giorno la canapa abbia il riconoscimento che le spetta e possa sostituire gran parte dei combustibili fossili inquinanati che utilizziamo oggi.
La cannabis può salvare il mondo. Questa è la ragione per cui viene vista con grande rispetto da chi conosce il suo potenziale.